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Il carciofo, la coltivazione e le proprietà

Le foglie sono grandi, di color verde grigiastro sulla parte superiore e bianco cotonoso sulla parte inferiore, che è risorta di peli; i fiori azzurro violacei sono riuniti in infiorescenze ( calatidi ), protette da brattee involucri spinose o no; la base dell’infiorescenza (girello o fondo del carciofo) e la parte carnosa delle brattee costituiscono la porzione edule della pianta, che viene consumata allo stato di incompleta maturità.

I carciofi (8-10 capolini per pianta) si raccolgono sopratutto in primavera (aprile maggio), ma vengono coltivate molte varietà rifiorenti a prodotto autunnale.

La coltivazione del carciofo

Il carciofo è esigente riguardo al clima e al terreno: teme l’umidità e il freddo e preferisce terreni fresco, lavorati profondamente, ben drenati, argilloso-calcarei e anche acido-torbosi.

Sono necessarie abbondanti somministrazioni di fertilizzanti azotati e frequenti irrigazioni. Si deve inoltre rincalzare la terra attorno al piede della pianta prima dell’epoca del raccolto essendo la parte della sommità voluminosa e pesante; ciò serve a proteggere la pianta dal freddo invernale.

La propagazione avviene attraverso ovoli o carducci. Gli ovoli sono frammenti di rizoma forniti di geme e vengono prelevati da piante sane e vigorose. I Carducci che sono germogli
basali, si tagliano dalla pianta madre con una piccola parte delle radici e con 3-5 foglie e si piantano a 4-5 cm di profondità dopo averne spuntate le foglie.

L’impianto è primaverile e autunnale nelle zone tendenti al fresco; nelle regioni più calde si ricorra all’impianto di luglio-agosto per il raccolto invernale-primaverile oa quello di settembre-ottobre per il raccolto di fine primavera-estate, mettendo in sede direttamente anziché nel vivaio.

Una carciofaia dura in genere tre anni; allo sverno, quando è necessario, si provvedere tagliando le piante a 15 cm dal suolo e proteggendo il piede con paglia, foglie morte o torba ben secche coperte di terra.

Proprietà benefiche del carciofo

I carciofi rappresentano una vera e propria miniera di principi attivi come del resto degli altri ortaggi descritti nella sezione Ortaggi e verdure, e vantano particolari proprietà terapeutiche.

I carciofi contengono pochissime calorie, sono molto gustosi e ricchi di fibre,e ottimi componenti per organismo umano quali calcio, fosforo, magnesio, ferro e potassio, inoltre, vantano un effetto diuretico e sono consigliati per risolvere problemi di colesterolo, diabete, ipertensione, sovrappeso e cellulite.

Sono anche molto apprezzati per le caratteristiche toniche e disintossicanti, per la capacità di stimolare il fegato, calmare la tosse e contribuire alla purificazione del sangue, fortificare il cuore, dissolvere i calcoli.

Il carciofo ha notevole valore alimentare, nelle sue foglie è contenuta la canarina, efficace nella cura delle affezioni epatiche e renali; inoltre è ricco di vitamina B1 e C.

L’organo che trae maggior beneficio dall’assunzione del carciofo è il fegato; la cinarina citata prima, i cui benefici vengono disattivati dalla cottura (quindi meglio se consumato crudo), favorisce la diuresi e la secrezione biliare, usato fortemente come ortaggio nella nostra azienda di produzione di prodotti tipici pugliesi, lo trovate nella sezione sott’olii e patè di carciofi.

Come scegliere il carciofo all’acquisto

Come specificato per la melanzana,esistono diversi modi per scegliere il carciofo fresco quando siete al supermercato e il procedimento è abbastanza semplice, afferrate il carciofo con indice e pollice e premete; se il carciofo risulta duro e compatto significa che è fresco, invece se tende ad appiattirsi o comunque risulta molliccio significa che non è fresco.

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