Paparina con olive celline in olio extravergine di oliva

5.20

La paparina salentina è un piatto tipico del Salento, viene soffritta nell’olio extravergine di oliva, assieme al peperoncino piccante e alle olive celline. Vasetto peso netto da 190gr.

(8 recensioni dei clienti)

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Una delle nostre produzioni che evoca gusti e sapori salentini, è certamente la Paparina (nome dialettale che letteralmente in italiano significa Papaverina).

La Paparina Salentina è un ortaggio selvatico che si trova nei campi del Salento, la regione Puglia nel sud Italia.

La paparina è una verdura da campo scoperta negli anni difficili del dopoguerra, quando era difficile procurarsi o avere anche un piatto di pasta per mangiare.

Una scoperta, una risorsa che la nostra terra salentina offre, diventando una prelibatezza di oggi come allora un prodotto tipico pugliese.

Cos’è e cosa vuol dire Paparina

La Paparina salentina poi altro non è che la pianta del papavero rosso, che si raccoglie nei campi nel periodo che va dalla fine di gennaio alla metà di aprile circa, poco prima che produca il fiore, diversamente non è più commestibile.

La nostra preparazione, riproduce quella semplice ricetta di allora. Acquistala e assagiala.

Come preparare la Paparina

La Paparina, dopo un attenta selezione e lavaggio, viene soffritta nell’ olio extravergine di oliva, assieme al peperoncino piccante e alle olive celline e un pizzico di sale.

La Paparina ha un sapore intenso e necessita di una cottura di almeno 30 minuti per esprimere tutto il suo potenziale.

É ideale per gustare a pieno i sapori della terra salentina, può essere gustato previa una leggera cottura accompagnato con del pane anch’esso riscaldato, ottimo anche come condimento dell’insalata, anche su piatti freddi o semplicemente come contorno.

Paparina vasetto da acquistare online

La Paparina si presenta nel vasetto da 230gr, in scatole da 12 pezzi, consigliabile conservarlo in un luogo fresco e asciutto e lontano da fonti di calore, una volta aperto può essere conservato in frigo.

Come gran parte delle nostre produzioni, la paparina ha una scadenza di 2 due anni dalla data di confezionamento.

Data la raccolta stagionale, la paparina potrebbe risultare non sempre disponibile per la vendita, pertanto prima di effettuare un ordine, vi chiediamo gentilmente di contattarci per avere aggiornamenti sulla quantità disponibile.

Informazioni nutrizionali per 100 gr.
Energia (KJ / kcal) 792,99 Kjoule / 189,25 kcal
Grassi (gr) 18,05 gr
- di cui Acidi grassi saturi (gr) 2,50 gr
Carboidrati (gr) 5,55 gr
- di cui zuccheri (gr) 5,51 gr
Fibra alimentare (gr) 1,61 gr
Proteine (gr) 1,54 gr

Informazioni aggiuntive

Peso 0.4 kg
Peso Netto

190gr

Scadenza

24 mesi

Paparina 74%, (verdura di campo) olio extravergine di oliva (all’origine) 22%

8 recensioni per Paparina con olive celline in olio extravergine di oliva

  1. Passioneinforno

    Avete presente il sapore della tradizione? Di quando mangiate un piatto e ricordate luoghi, odori, sapori? La paparina di Oro del Salento mi ha riportata in Puglia, e mi ha fatto ricordare che questa pietanza fantastica, cucinata così bene, si può mangiare solo lì. La paparina è una verdura infestante, che cresce spontaneamente soprattutto nei campi incolti. Più precisamente la paparina è il nome tradizionale pugliese con il quale si indica la pianta del papavero, quando ancora non è fiorita. Si cucina in modo semplice ma gustoso. Lavate, ripassate in padella con aglio, olio e peperoncino e con l’aggiunta di olive che le conferiscono un sapore unico. L’azienda Oro del Salento propone la paparina sott’olio, rigorosamente extravergine di oliva, perfette per essere consumate come un contorno gustoso o affiancate a pane tostato come succulente bruschette.

  2. annida95

    La paparina, traduzione di “rosolaccio stufato”, costituisce un antico e gustoso piatto povero tradizionale molto apprezzato in tutto il Salento.
    L’antica origine e la tradizionalità di questo piatto, si evince dalla sua grande diffusione in tutta la provincia di Lecce ove da paese a paese si rilevano sovente alcune piccole varianti. In alcuni paesi ad esempio, si ritiene indispensabile cuocere le piante di rosolaccio insieme a quelle dell’acetosa in gergo lapazzu, come ricordato da un antico detto: “ paparina, paparina, senza lapazzu cc’è ‘ndi fazzu”, oppure aromatizzare la preparazione con delle aromatiche scorzette d’arancia. Nel Capo di Leuca, luogo dove sono stata in vacanza la scorsa estate questo piatto prende il nome di fritta, e un tempo costituiva anche una sorta di pasto rituale consumato intorno a strepitanti falò in delle sorta di bucoliche celebrazioni legate in qualche modo al periodo Quaresimale.
    Un contorno che si trasforma in primo, che fa bene alla salute. Nella nostra Puglia, vi posso assicurare che è un piatto prelibato, ricercato per i palati più esigenti.
    Vi posso dirlo, che mi è piaciuta mangiarla per il suo gusto deciso!

  3. laura P.

    Non conoscevo la paparina, e quando ho visto questo prodotto nello shop la mia curiosità è stata tanta, a tal punto di acquistarla per provarla. In sostanza è un’erba di campo che viene poi saltata in padella con olio extravergine di oliva, sale e peperoncino. Un piatto tipico salentino che ha origini nel dopoguerra. Alla fine altro non è che la pianta del papavero rosso. Questa erba di campo va raccolta prima che la pianta fiorisca, altrimenti non si potrebbe più mangiare. Ideale come contorno, infatti basterà scaldarla in padella per accompagnare un piatto di pesce o di carne. Io questa volta l’ho utilizzato per fare una frittata. L’ho semplicemente scolata dall’olio in cui viene conservata, messa in padella a scaldare e poi ho aggiunto le uova sbattute. Un piatto semplice ma dal sapore davvero unico! Ha un gusto molto particolare, un pò una caratteristica di tutte le erbe di campo. A noi è piaciuta molto, e la prossima volta voglio provare a fare delle bruschette su del pane croccante, sono sicura che anche in quel modo sarà squisita.

  4. Elisa F.

    Non avevo mai assaggiato la Paparina ma questa dell’azienda “Oro del Salento” mi ha lasciata veramente senza parole!
    Più precisamente questa è la Paparina cioè verdure di campo con olive celline in olio extravergine di oliva!
    Questo è il termine dialettale che in italiano si traduce con Papaverina, una verdura da campo scoperta negli anni difficili del dopoguerra, quando era difficile procurarsi o avere anche un piatto di pasta per mangiare.
    Questa verdura è stata una scoperta, una vera risorsa che la terra salentina offre, diventando una prelibatezza di oggi come allora, un prodotto tipico pugliese!
    È veramente molto versatile infatti si può utilizzare per la preparazione di numerosissime ricette! Partendo da un gustoso aperitivo, antipasto, primo piatti o addirittura per accompagnare e esaltare il sapore di un buon secondo piatto sia di terra che di mare!
    Un piatto semplice ma dal sapore davvero unico che una volta provato non potrete più abbandonarlo!
    Sono stata veramente fortunatissima a poterla provare infatti data la raccolta stagionale, la paparina potrebbe risultare non sempre disponibile per la vendita, e prima di effettuare un ordine si consiglia sempre di contattare l’azienda per avere aggiornamenti sulla quantità disponibile, ma per fortuna sono arrivata in tempo!
    Se volete gustarvi questa prelibatezza, non aspettate! Ordinate la subito per non perdere questa gustosa occasione!

  5. @mammapassionecucina

    A me piace moltissimo recensire prodotti, alimentari e non, che ho provato e mi sono trovata bene poiché credo che serva per conoscere un prodotto che magari non si sapeva nemmeno dell’esistenza. Proprio come la Paparina. Premetto che le verdure di campo a me non sono mai piaciute ma mi piace sperimentare cose e sapori nuovi così ho provato comunque a prendere questo prodotto e devo dire che mi sono ricreduta. Ho trovato all’interno anche delle olive nere e sono davvero ottime abbinate con la paparina. Ho utilizzato questo prodotto come sugo per un’ottima pasta di grano duro e ho aggiunto anche i pomodori secchi sott’olio che trovate su questo stesso e-Shop. Devo dire che l’abbinamento di questi due ingredienti con una buona pasta è stato fenomenale e questo primo ha fatto anche un ottimo successo per il pranzo del 2 giugno che ho organizzato a casa. Sono bastati semplicemente 3 ingredienti per un piatto davvero squisito! Consiglio quindi vivamente la paparina da avere in dispensa anche per un pranzo dell’ultimo minuto! Passate dai pomodori secchi per sapere che ne penso!

  6. Manuela

    Era la prima volta che sentivo parlare di paparina, così quando l’ho vista nello shop sono stata tentata e l’ho presa. Che dire, buonissima, l’amarognolo di questa erba di campo è perfettamente bilanciato dalle olive celline, il peperoncino si sente poco e l’ho apprezzata moltissimo come cosa. Ho deciso di riempirci una focaccia con questo condimento e che dire, Bontà assoluta.

  7. Agata

    Chi di noi non ha mai ammirato le distese di campi di papaveri? Direi che almeno una volta nella vita sia capitato a tutti, e ne siamo rimasti affascinati per via della delicatezza dei fiori dallo straordinario colore rosso acceso.
    Ebbene, la pianta del papavero non produce solo questi bellissimi fiori, ma è anche (la parte verde), una buonissima verdura di campo, la Paparina. Considerata una dei sapori del passato, gli anziani abitanti delle campagne pugliesi, infatti, così come le massaie, erano soliti andare per i campi a raccoglierla, ci viene proposta oggi da “Oro del Salento” in una delle ricette originarie delle nonne e dei contadini del Salento, ovvero cotta rigorosamente in olio e.v.o. con olive celline, peperoncino e sale. Dovete sapere che la Paparina oltre che essere buona possiede innumerevoli proprietà: favorisce la digestione, è depurativa ed essendo una pianta appartenente alla famiglia degli oppiacei possiede anche modeste proprietà analgesiche.

    Il sapore che si sprigiona in bocca per chi l’assaggia per la prima volta è una piacevole sorpresa. Prima di servirla consiglio di scaldarla in padella e utilizzarla come contorno. Personalmente fino ad ora l’ho utilizzata in due modi:
    accompagnando la Paparina con i “Tarallini alla Contadina” di Oro del Salento e da bere del vino bianco, e l’altro con del pane abbrustolito ed un tagliere di salumi e formaggi tipici accompagnato da Vino Rosso Primitivo, ovviamente di Oro del Salento.

    Consiglio: è uno di quei prodotti che non devono mai mancare nella dispensa di casa perché in pochissimi minuti consente di realizzare un veloce pasto, sia a pranzo che a cena, senza rinunciare al gusto e alla qualità.

  8. Maria Laura

    Ci sono alcune tradizioni culinarie risalenti ai nostri nonni che negli ultimi tempi stanno vivendo il massimo splendore, molto spesso sono ricette molto semplici e dettate anche dalle esigue possibilità economiche, ma queste nel tempo si sono scoperte delle autentiche preziosità e ricche di tanti effetti benefici, tra questi molte sono le erbette di campagna, nascono spontaneamente e per chi sa riconoscerle sono delle autentiche bontà. Queste erbette ovviamente sono diverse e le si possono trovare solo in alcuni territori ben definiti, in quanto il microclima, il terreno e altri fattori fanno si che solo in quel determinato territorio le si possono trovare.
    Da poco ho scoperto che una particolare verdura di campo è tipica solo del Salento e ne consegue è l’ingrediente principe di un piatto tipico salentino, sto parlando della “Paparina” questo il suo nome in vernacolo ma oggi conosciuto come tale.
    La paparina altro non è che verdura selvatica e spontanea del Salento ed è la parte verde della pianta del papavero che rimane dopo la sua infiorescenza.
    Il papavero viene utilizzato in erboristeria, cosmesi e a scopo alimentare, noi ovviamente grazie a Oro del Salento potremo beneficiare a scopo alimentare. La preparazione che ci propone Oro del Salento è l’esatta riproduzione della ricetta dei nostri nonni creata in maniera tradizionale.
    Ovviamente la Paparina, viene prima selezionata attentamente e lavata accuratamente, quindi soffritta con olio extravergine di oliva, assieme al peperoncino piccante e alle olive celline e un pizzico di sale, essendo questa verdura dal sapore intenso la sua cottura dovrà essere lento e di almeno una buona mezzora solo così saprà esprimere il suo potenziale.
    Molti sono i modi di gustare questa intrigante e superlativa bontà che se accompagnata con i sapori del Salento saprà essere esaltante, come gustarla appena riscaldata sulla fetta di pane caldo, come contorno o da supporto all’insalata, si potrà condire le frise, insomma è davvero un’idea golosa da portare in tavola.

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